Commercio - Razzolini (FdI): “Vino nei distributori automatici anche in Veneto, perplessità di Fratelli d’Italia. Così si rischia di svilire un prodotto di eccellenza dell’agricoltura veneta”

21 ottobre 2021

(Arv) Venezia 21 ott. 2021  -  “Il Progetto di legge n. 95, presentato in Terza Commissione consiliare in materia di politiche agricole, proporrebbe di attenersi alle disposizioni nazionali come hanno fatto altre Regioni e di modificare l’attuale legge veneta del 2007 che vieta la vendita di bevande alcoliche tramite distributori automatici”. Il consigliere regionale Tommaso Razzolini del gruppo consiliare Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni, interviene nel dibattito sul Pdl n. 95 e aggiunge: “Come gruppo di Fratelli d’Italia in Terza Commissione consiliare abbiamo espresso delle perplessità sulle lacune della proposta di legge presentata”.

“Anche se sarebbero previsti dei vincoli di utilizzo per i distributori, come ad esempio, le fasce orarie di funzionamento e l’obbligo di tessera sanitaria, questi sarebbero quasi impossibili da verificare e far rispettare, con il rischio che si creino aree di degrado e di nomadismo notturno senza controllo”.

“Senza considerare – spiega il consigliere – di come esporre del vino tra le bevande dei distributori automatici danneggi l’immagine di un prodotto d’eccellenza dell’agricoltura veneta. E in una Regione che vanta ben 52 vini di qualità tra le denominazioni d’origine indicazioni geografiche protette Docg, Doc, e Igt del Veneto, questo significherebbe rischiare di svilire i prodotti di un intero comparto, dei suoi territori, oltre al lavoro dei suoi produttori”.

“Oggi più che mai, inoltre, prima di pensare ai distributori automatici - sottolinea Razzolini - dobbiamo sostenere lavoro dei pubblici esercizi che sono stati capaci di resistere alla pandemia, che tengono vivi i nostri centri storici e che sono parte integrante dell’economia e della vita sociale delle nostre comunità. Dietro ad un prodotto di eccellenza come il vino, deve esserci un professionista in grado di presentarlo e farlo conoscere alla clientela, e dove non arriva il produttore c’è bisogno del ristoratore, dell’oste, del ‘casolìn’”.

“Non possiamo rischiare di svilire un prodotto d’eccellenza dell’agricoltura veneta. Fratelli d’Italia, anche grazie al confronto con le associazioni di categoria, gli agricoltori e i soggetti del territorio, continuerà ad esprimere le proprie perplessità sul tavolo della Terza Commissione", conclude il Tommaso Razzolini.